Dove siamo

Azienda e Territorio

 Mele Pere

Miele

Olio

Pappa reale

Polline e Propoli

 La campagna in diretta

Ricette

Foto

DIFESA GUIDATA-INTEGRATA

DEFINIZIONE

  • "difesa guidata" = monitoraggio dei parassiti (funghi o insetti) per evitare trattamenti inutili e per posizionare esattamente quelli necessari, onde avere il miglior risultato con il minor utilizzo di antiparassitari. Inoltre: controllo in campo della eventuale presenza di antagonisti dell'insetto nocivo in consistenza tale da rendere superfluo ogni intervento;

  • "difesa integrata" = attuazione di tutti i sistemi e accorgimenti possibili onde ricorrere ai prodotti chimici in casi estremi e non come norma.

MONITORAGGIO E CONFUSIONE SESSUALE

Il monitoraggio degli insetti dannosi è efficacemente effettuato con trappole a feromoni o trappole cromotropiche; entrambe sono costituite da cartoncini plastificati di varia forma spalmati di colla: le prime hanno come attrattivo una "pastiglia" che emana un profumo (feromone) uguale a quello dell'insetto femmina, per cui i maschi ne sono attratti, rimanendo invischiati nel collante; le seconde sono colorate (di solito bianche o gialle) e sfruttano la caratteristica di alcuni insetti di essere attratti da uno specifico colore (spesso lo stesso dei fiori da loro preferiti).

La conta periodica degli insetti catturati dà la misura proporzionale della loro effettiva consistenza numerica e quindi della necessità o meno di interventi insetticidi. Confusione sessuale: Distribuendo molti erogatori di feromone in un appezzamento di frutteto, si ingenera la "confusione sessuale": l'aria è così piena di odori femminili che i maschi non riescono più a localizzare le femmine e così l'accoppiamento non avviene e, di conseguenza, l'insetto non si riproduce.

 

 

 

METODO

La difesa guidata e integrata è un metodo di coltivazione abbastanza complesso che, per raggiungere lo scopo di ridurre sensibilmente il ricorso al mezzo chimico nella difesa antiparassitaria delle piante, va ad incidere su ogni pratica agronomica (dalla potatura alla concimazione, dalla gestione del suolo alla scelta dei  prodotti fitosanitari, ecc.)

In pratica la pianta deve essere coltivata in modo "razionale", ma anche "naturale", e deve vivere in un ambiente "in stato di equilibrio", perché possa estrinsecare al meglio i propri sistemi di difesa che ha acquisito durante la sua evoluzione plurimillenaria.

Per ottenere ciò occorre, come si è detto, attuare nuove pratiche e modificare quelle usuali; ne forniamo di seguito una concisa descrizione:

 

concimazione: deve essere limitata alla quantità necessaria per reintegrare il terreno delle sostanze asportate con la raccolta dei frutti. Concimazioni eccessive, specie azotate, oltre ad un negativo impatto ambientale (inquinamento da fosfati e nitrati), rendono la pianta molto più esposta agli attacchi delle malattie fungine e degli insetti;

 

produzione: deve essere contenuta, mediante una idonea potatura e diradamento dei frutti, sia per non alterare l'equilibrio vegetativo della pianta (e conseguentemente per evitare eccessive concimazioni), sia per non favorire l'instaurarsi di muffe e marciumi a causa dei frutti troppo ravvicinati;

 

L'IMPORTANZA DELLA SOSTANZA ORGANICA

La sostanza organica nel terreno riveste una importanza fondamentale almeno per due motivi:

1° - consente la conservazione e la crescita della microflora del terreno (batteri, funghi, ecc.), che è indispensabile per trasformare gli elementi nutritivi in minerali e renderli assorbibili dalle piante;

2° - nel processo di mineralizzazione, la sostanza organica, assorbe, in un primo tempo, azoto in sovrappiù dal terreno, rilasciandolo successivamente in tempi e quantità coincidenti con la capacità di assorbimento e necessità delle piante.

Per mezzo di questo complesso processo (in cui uno dei principali fattori di regolazione è la temperatura) compie due importanti funzioni: nutre la pianta costantemente e secondo necessità; impedisce all'azoto di disperdersi e di inquinare le falde acquifere.

gestione del suolo: è indispensabile che il terreno sia perennemente inerbito, non solo per evitare il compattamento dovuto al passaggio dei mezzi, ma soprattutto per la sostanza organica fornita dalla decomposizione dell'erba periodicamente trinciata e lasciata sul posto;

 

salvaguardia degli insetti utili:  è l'aspetto sicuramente più importante della difesa integrata.

 Quando negli anni cinquanta-sessanta iniziò l'uso massiccio degli insetticidi di sintesi, sembrava che ogni problema fosse risolto; ben presto (o meglio: troppo tardi!) ci si accorse che gli insetti dannosi diventavano sempre più aggressivi  e resistenti occorrendo insetticidi sempre più tossici e in maggiori quantità: ciò per effetto  della distruzione dei loro antagonisti naturali e per la costante assuefazione agli insetticidi stessi: era stato rotto quel mirabile equilibrio che è fondamentale in Natura!

 Il metodo della difesa integrata è basato principalmente sul ripristino di tale equilibrio, non tanto per mezzo della reimmissione degli insetti utili allevati da ditte specializzate (può rendersi necessario solo in zone estremamente degradate ed è perfettamente inutile se poi si continua ad ucciderli!), quanto sulla scelta di antiparassitari che diano la garanzia di una assoluta selettività nei confronti degli ausiliari (la proprietà, cioè, di nuocere solamente al parassita che si intende combattere).

Da non sottovalutare anche il fatto che un "accanimento" volto alla distruzione completa dei parassiti, porta inevitabilmente anche alla scomparsa degli insetti ausiliari per mancanza di cibo o del supporto per alcune loro funzioni vitali: per questo occorre che sia tollerato un minimo di danno.

.

 

  DIFESA ATTIVA DAI PARASSITI

 

Fin qui abbiamo parlato di difesa passiva, ma da sola non basta ad assicurare la sanità delle piante e dei raccolti. Occorre intervenire anche direttamente per ostacolare lo sviluppo di funghi ed insetti dannosi.

Anche qui bisogna agire su più fronti: estratti naturali di piante che presentano proprietà insetticide o anticrittogamiche; distribuzione di batteri, nematodi e addirittura virus (ovviamente tutti normalmente esistenti in natura e assolutamente innocui per l'uomo), che infettano o parassitizzano l'insetto dannoso; feromoni per ingenerare la confusione sessuale; infine il ricorso a  molecole di sintesi chimica.

Regola imprescindibile nella scelta di qualunque prodotto è, come si è detto, la proprietà di salvaguardare gli ausiliari (o insetti utili).

 

Attuare il metodo della lotta guidata-integrata comporta indubbiamente maggiori costi e minori rese; inoltre l'aspetto dei frutti può essere meno appariscente,perché occorre tollerare un minimo di danno da parassiti.

Per contro il sapore, la genuinità e le qualità nutrizionali e salutistiche, risultano eccellenti.

Purtroppo la maggior parte dei prodotti di origine naturale non possiede questa caratteristica (esempio emblematico il piretro); tuttavia ultimamente sono stati scoperti estratti di piante (es. olio di Neem), batteri (es. Bacillus Thuringiensis) e virus (es. Virus della granulosi), che rispondono ad ottimi requisiti di selettività.

Se si rende indispensabile il ricorso a prodotti chimici, oggi in commercio ne esistono diversi con altissimo grado di selettività e, molto importante, di solito  possiedono anche altre positive caratteristiche: modalità di azione tale da evitare l'assuefazione, bassa tossicità, efficacia a basse dosi, assenza di residui nella frutta (unico ...difetto, il loro costo molto elevato !).

.

DIFESA GUIDATA-INTEGRATA

E AGRICOLTURA BIOLOGICA

 

Ciò che differenzia la difesa integrata dall'agricoltura biologica è principalmente che, mentre la seconda non ammette il ricorso a molecole di sintesi (né per la lotta antiparassitaria, né per la concimazione), ma solo a prodotti di origine naturale, la prima ne consente l'uso, seppure in casi indispensabili e con le limitazioni di cui si è detto.

I motivi che ci hanno indotto a scegliere il metodo della difesa integrata sono principalmente due:

- l'agricoltura biologica fa leva piuttosto sull'immaginario che su fattori razionali;

- gli antiparassitari consentiti in agricoltura biologica, pur di derivazione esclusivamente naturale (ma taluni più tossici di quelli di sintesi ! ), hanno per lo più il grave difetto di non essere selettivi, quindi con un grosso impatto perché, invece di tendere al recupero dello squilibrio ambientale, lo accrescono.

D'altronde i frutti da coltivazioni condotte con il metodo della difesa guidata-integrata correttamente attuata, dal lato sanitario (assenza di residui) non sono diversi da quelli provenienti da agricoltura biologica, mentre dal lato nutrizionale e organolettico possono essere anche migliori perché la pianta è allevata con un sistema più razionale.