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IL MIELE

   

Indice:

   
   

           

                            

                            

 

 

INTRODUZIONE

Insieme all'olio e al vino, il miele è un alimento conosciuto fin dai tempi remoti. E' più volte citato nella Bibbia e lo conoscevano bene  gli Egiziani; anzi, nell'antichità (e fino a circa un secolo fa), veniva utilizzato per lo più a scopo terapeutico che come alimento.

Il guaio era che, per approvvigionarsi di miele, occorreva praticamente distruggere la famiglia di api, in quanto all'alveare (allo stato selvatico o allevato nei bugni rustici) venivano tolti i favi contenenti, oltre al miele, anche la covata (e per questo il miele era anche di qualità molto scadente).

Con l'introduzione, nella seconda metà dell'ottocento, dei favi mobili (o telaini) e della griglia escludi-regina, l'allevamento apistico è stato razionalizzato e la qualità del miele è notevolmente migliorata in quanto l'ape regina non può deporre la covata nei favi destinati all'immagazzinamento del miele.

  

 

CHE COS'E'

Il miele è il cibo delle api. Esse lo ottengono succhiando il nettare dai fiori, un liquido zuccherino molto diluito che trasformano in miele per mezzo di speciali ghiandole situate nella ingluvie (una specie di stomaco).

Nell'arnia (la casa delle api) il miele così ottenuto viene rigurgitato nelle cellette esagonali che esse stesse costruiscono con la cera, ma è ancora troppo liquido, contiene cioè troppa acqua che le api fanno evaporare per mezzo della ventilazione, ottenuta con il rapido movimento delle ali, finché non si riduce al di sotto del 20 %; dopo di che chiudono ermeticamente le cellette con un velo di cera.

Le api nella buona stagione accumulano, per il loro sostentamento durante l'inverno, una quantità di miele in genere molto superiore alle loro necessità; di ciò approfitta l'apicoltore che toglie diversi favi e ne estrae il miele togliendo per prima cosa, con una lama affilata, la pellicola di cera che ricopre le cellette (disopercolatura) e, successivamente, facendo girare vorticosamente i favi in un recipiente cilindrico (smielatore) dove, a causa della forza centrifuga, essi si svuotano e il miele si raccoglie sul fondo.

Dallo smielatore il miele passa nei fusti di decantazione (maturatori) dove resta per alcuni giorni in modo che le inevitabili particelle di cera che contiene e le bollicine d'aria si raccolgano in superficie.

Viene quindi messo in vasetti o altre confezioni, pronto per essere consumato.

In questa fase il miele è ancora un liquido più o meno denso, ma con il passare del tempo (variabile a seconda del tipo di miele e della temperatura) esso cristallizza, cioè solidifica (solo pochissime varietà di miele, tra cui il miele di acacia, non cristallizzano mai).

 

LA COMPOSIZIONE

La composizione del miele è molto complessa ed ancora oggi resta una piccola frazione ancora da scoprire: ad essa forse sono da attribuire certe particolari qualità del miele, come la sua azione antimicrobica, sedativa, antifermentativa.

I principali componenti sono mediamente i seguenti:

acqua 

17 %  

fruttosio 

38 %  

glucosio 

35 %  

saccarosio 

2 %  

altri zuccheri 

5 %  

sostanze minerali (potassio, cloro, zolfo, calcio, sodio, fosforo, magnesio, silicio, ferro, manganese, rame) 

0,2 %  

altre sostanze (granuli di polline, cera, proteine e aminoacidi, sostanze aromatiche, alcoli superiori, maltosio, enzimi, vitamine: A, B2, B6, biotina, acido folico, acido nicotinico, acido pantotenico, vitamina C

2,98 %  

 

TIPI DI MIELE

Quando un miele proviene per la maggior parte dal nettare di una sola varietà di fiori, si dice che è monoflorale e prende il nome della pianta relativa. Si ha così: miele di acacia, miele di castagno, miele di agrumi, miele di medica, miele di girasole, miele di tiglio, miele di sulla, ecc.

Ognuno di questi mieli si distingue per particolari caratteristiche riguardanti la composizione, il gusto ed altre proprietà.

Tuttavia il miele più comune è senz'altro il miele millefiori, il miele cioè proveniente da tutte le varietà di fiori presenti nella zona dove è situato l'apiario.

Un cenno merita il miele di acacia che è certamente uno dei mieli più gradevoli al palato per il suo sapore delicato e presenta la rara caratteristica di conservarsi naturalmente fluido.

Un altro miele particolare è il miele di melata, cioè il miele proveniente da secrezioni zuccherine prodotte dalle piante (manna), o da organismi che vivono sulle piante stesse (ad esempio gli afidi). Questo miele è di colore bruno scuro, contiene una maggior quantità di sali minerali ed ha un gradevole retro-gusto amarognolo.

 

QUALITA' E GENUINITA' DEL MIELE

Dal punto di vista della genuinità si può dire che il miele di provenienza italiana sia pressoché esente da vere e proprie sofisticazioni.

Vi  sono in vendita però molti mieli d'importazione (magari tagliati con miele italiano), spesso a buon prezzo, ma di qualità scadente, non sicuri sotto il profilo igienico,

   IL MIELE DELLE NOSTRE API

   Qui le fioriture sono quanto mai varie, specie quelle spontanee, l'ambiente è salubre e incontaminato.
   Ciò, unito ad una corretta conduzione degli alveari e ad una scrupolosa igiene, condiziona beneficamente i prodotti delle nostre api.
   La principale varietà di miele che esse producono è il "millefiori" di cui citiamo solo alcune fioriture di provenienza: erba medica, sulla, trifoglio, castagno, tiglio, e tantissime altre che crescono spontanee nei boschi, negli incolti e nei campi di stoppie.
   Inoltre raccogliamo un ottimo miele monoflora: il miele di acacia, ma in quantità molto variabili a seconda dell'andamento stagionale.
   In certe annate otteniamo del miele di melata, molto scuro, dal retrogusto amarognolo, ottimo con formaggi, ricotta, ecc.

sottoposti a trattamenti termici per assicurarne la conservazione o per renderli artificialmente fluidi.

Primo consiglio: acquistare sempre miele italiano controllando bene l'etichetta.

In secondo luogo, mettete a frutto tutte le nozioni che apprenderete da queste pagine: vi aiuteranno molto a riconoscere sia  il buon miele che l'onesto apicoltore!

Acquistando il miele direttamente dall'apicoltore, potrete accertarvi di persona sia della pulizia ed igiene degli operatori, sia dei locali di smielatura e confezionamento, se per essi sia stata ottenuta l'autorizzazione sanitaria, che sia stato adottato il Manuale di corretta prassi igienica (HACCP).

Occorre pure tenere presenti alcuni aspetti del miele che al profano potrebbero sembrare segni di sofisticazione o di deterioramento, mentre talvolta sono indice di genuinità:

- colore: può andare dal bianco, al giallo più o meno intenso, al bruno scuro; varia da miele a miele e da una smielatura all'altra secondo i tipi di fiore da cui deriva;

- affioramento biancastro alla superficie e lungo le pareti del vaso: è dovuto all'affioramento degli zuccheri più leggeri e a bollicine d'aria inglobate durante l'invasettamento;

- temporanea flocculazione e granulosità irregolare: è l'aspetto tipico del miele che incomincia a cristallizzare.

 

PROPRIETA' NUTRIZIONALI DEL MIELE

Il miele è un alimento ad alta concentrazione energetica: 100 g di miele forniscono 320 calorie, contro le 400 dello zucchero, ma esso presenta il grande vantaggio di essere metabolizzato molto velocemente dato l'alto contenuto di glucosio che non necessita di digestione per entrare in circolo, mentre il fruttosio, dovendo essere convertito in glucosio  prima di venire metabolizzato dall'organismo, assicura la continuità nel tempo dell'apporto energetico.

Inoltre, come abbiamo visto, a differenza dello zucchero comune (saccarosio puro), nella composizione del miele sono presenti anche sali minerali, enzimi, aminoacidi, ormoni, vitamine ed altre sostanze ancora, in un armonico dosaggio, tali da renderlo un alimento "vivo", un vero prodigio della natura.

Da un regolare consumo di miele, particolare vantaggio traggono gli sportivi, chi esercita un lavoro pesante sia fisico che mentale, i convalescenti, i bambini, gli anziani.

Anche gli obesi possono beneficiare del miele sostituendolo con vantaggio allo zucchero, in quanto esso possiede maggior potere dolcificante e minori calorie.

Per quanto riguarda i modi di assunzione del miele essi dipendono esclusivamente dal gusto del consumatore, tuttavia non mescolare mai il miele con bevande molto calde per non impoverirlo delle vitamine e degli enzimi. Per lo stesso motivo, chi il miele lo preferisce liquido, può scaldarlo a bagnomaria, ma ad una temperatura non superiore ai 40°C.

 

QUALITA' SALUTARI DEL MIELE

Il miele è un alimento e non una medicina! Tuttavia ha tutte le qualità per essere preso in degna considerazione come coadiuvante naturale.

 

   ...parte cancellata...

(Non è più consentito attribuire proprietà medicinali ai rimedi naturali dai quali, per millenni, ha tratto vantaggio l'umanità. Ora ci sono le lobby del farmaco e dei medici che non possono tollerare tali "disturbi")

 

Il miele non ha controindicazioni o incompatibilità (salvo i rarissimi casi di ipersensibilità o allergia), tuttavia i diabetici non dovranno assumerlo senza autorizzazione del medico.

 

 

CONSERVAZIONE

Un aspetto da non trascurare è una corretta conservazione del miele, per altro assai facile.

Il miele va conservato ben chiuso, in ambiente fresco e asciutto e al riparo dalla luce.

Con questi semplici, ma necessari accorgimenti, conserva intatte le sue qualità per almeno due anni.

 

CURIOSITA'

Nell'arnia d'estate vi sono mediamente da 70.000 a 100.000 api operaie, diverse centinaia di fuchi (maschi), una regina (che, essendo la sola a deporre le uova, è l'unica madre di tutta questa popolazione).

La vita dell'ape operaia, nel periodo di maggior lavoro, dura dai 30 ai 40 giorni.

L'ape regina (o più propriamente "ape madre") può deporre fino a 2.000 uova al giorno (il doppio del suo peso) e vive dai tre ai cinque anni.

Per ottenere un chilogrammo di miele le api debbono visitare circa 7 milioni di fiori.

 

RICETTE A BASE DI MIELE

 

Caldarroste al miele: pulite le castagne appena arrostite e spezzatele con le mani a metà o in quattro, quindi cospargetele abbondantemente di miele millefiori che avrete fatto sciogliere in un pentolino. Aggiungete una spruzzata di whisky e gustatele ancora calde: una vera leccornia.

 

Torta al miele: mettete in una terrina 500 g di miele d'acacia, 380 g di farina, 4 uova, 80 g di margarina, mezzo bicchiere di rhum, una bustina di lievito. Impastate ed amalgamate bene il tutto. Cuocete in forno a 180° per circa 20 minuti.

                                                

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Per altre notizie sulle api e i loro prodotti vedi anche:   Pappa reale - Polline, propoli e cera