Az.Agr. PIETRARA: Pappa reale


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PAPPA REALE

PREMESSA

Le api sono insetti che vivono in colonie socialmente organizzate dove tutti i membri sono strettamente interdipendenti e non possono in alcun modo esistere separatamente, tanto da costituire un "essere unico", ben diverso dai singoli individui che lo compongono e somigliante agli animali superiori (si pensi che la temperatura della colonia è stabile intorno ai 35°C, simile a quella degli animali a "sangue caldo" e che la sciamatura è l'esatto equivalente del partorire).

Ciascuna colonia è costituita:

- da un'unica regina (o "ape madre")

- da un migliaio di maschi o fuchi (presenti solo nel periodo primaverile-estivo)

- da alcune decine di migliaia di api operaie (mediamente 40 - 60 mila)

la regina vive dai tre ai quattro anni; è più lunga di un'ape operaia; è l'unica ape ad avere sviluppati gli organi della riproduzione. Entro i primi dieci giorni dalla nascita si accoppia con uno o più fuchi e, per il resto della sua vita, avrà come unica funzione quella di deporre uova (fino a 2000 al giorno!), che, a suo volere, potranno essere fecondate o non fecondate: da quelle fecondate nasceranno api femmine (operaie o api regine), da quelle non fecondate nasceranno esclusivamente maschi (fuchi).

i fuchi vivono in media tre mesi; sono grossi e tozzi; hanno come unica funzione la fecondazione delle giovani regine. Incapaci di procurarsi il cibo da soli, si nutrono con il miele della colonia; all'inizio dell'autunno sono scacciati dall'alveare e lasciati morire di fame e di freddo.

le operaie vivono da trenta a cinquanta giorni (in autunno-inverno 4 mesi); dedicano tutto il loro tempo al lavoro svolgendo mansioni diverse in rapporto all'età (dal 3° al 12° giorno: pulitrice, nutrice - dal 13° al 18°: ceraiola, guardiana, ventilatrice - dal 19° giorno: bottinatrice di acqua, nettare, polline, propoli);

Si è detto che da un uovo fecondato nasce sicuramente un'ape femmina; questa può diventare "ape operaia" o "ape regina" (cioè un'ape con sviluppati anche gli organi della riproduzione): dipende unicamente dall'alimentazione ricevuta allo stato di larva.

Infatti, dopo tre giorni dalla deposizione, le uova schiudono e le piccole larve appena nate sono tutte alimentate con pappa reale, ma, mentre per le api operaie e i fuchi tale alimentazione dura solo per i primi tre giorni e la quantità è estremamente limitata (dopo vengono alimentate con miele e polline), all'eventuale regina che le api decidono di allevare, viene fornita pappa reale in sovrabbondanza e per tutti i cinque giorni che la cella rimane aperta (oltre tutto questa è molto più grande per dare spazio alla maggior crescita della regina).

RACCOLTA DELLA PAPPA REALE

Si potrebbe pensare di raccogliere la pappa reale dalle cellette dove sono allevate le larve di api operaie, ma ciò è proprio impossibile a causa della quantità eccessivamente piccola in esse contenuta.

Si trova, invece, in quantità relativamente maggiori nelle celle reali (300-500 mg), ma le api allevano regine solo in situazioni eccezionali e imprevedibili (quando rimangono orfane per morte della regina, o decidono di cambiarla perché troppo vecchia, o in occasione della sciamatura) ed anche questo rende impossibile la raccolta in quantità idonee.

La soluzione sta nel creare le condizioni di necessità di allevare una nuova regina e ciò si ottiene o togliendo la regina dall'alveare, o confinandola in uno spazio ristretto in modo tale che non possa spargere in giro il suo profumo (feromone) il quale impedirebbe alle api di allevare altre regine.

Dopo di ché si costruiscono con la cera i "cupolini" (abbozzi di cella reale simili ai cupolini delle ghiande) e in ognuno di essi si deposita (molto delicatamente) una larva di ape operaia nata da non più di 36 ore, prelevandola da un favo di covata femminile.

Si sistemano quindi i cupolini con le larve in un telaino che si introduce nella famiglia come sopra preparata e, se il lavoro è stato accurato, una buona parte di essi viene "adottata" e le api iniziano a costruire le celle reali partendo dall'abbozzo artificiale ed a riempirle di pappa reale.

Dopo 72 ore è il momento migliore (per quantità e qualità della pappa reale) di ritirare il telaino con le celle reali e, asportate le larve, si preleva la pappa reale con una spatolina o per aspirazione e la si mette in una bottiglietta di vetro scuro, della capacità solitamente di 10 g.

Tutto ciò rende subito l'idea circa la "preziosità" di questa sostanza anche dal punto di vista del lavoro per ottenerla e delle esigue quantità ottenibili, nonché del suo costo relativamente elevato.

Da questi brevi cenni sulla vita delle api possiamo constatare quanto la pappa reale sia un alimento essenziale alla loro sopravvivenza e quale potenzialità di sviluppo essa abbia.

Ricapitolando:

- la larva di operaia incrementa il suo peso di oltre mille volte in cinque giorni (di cui tre alimentandosi con pappa reale);

- la larva reale, alimentata con pappa reale per tutti e cinque i giorni, incrementa il suo peso di circa duemila volte e sviluppa completamente gli organi della riproduzione;

- la regina, alimentata durante la sua vita con pappa reale, vive fino a 5-6 anni (pur deponendo fino a 2000 uova al giorno), contro i 45 giorni di un'ape operaia.

DEFINIZIONE

La pappa reale è il prodotto di secrezione delle ghiandole ipofaringee e mandibolari delle api operaie, tra il 5° ed il 14° giorno della loro esistenza.

Essa ha colore bianco-avorio dai riflessi madreperlacei, consistenza gelatinosa, sapore acidulo, odore caratteristico, pH circa 4.

COMPOSIZIONE

acqua 66 %	aminoacidi: acido aspartico, acido glutammico, alanina, arginina, cistina, fenilanina, valina, glicocolla, isoleucina, istidina, leucina, lisina, metionina, prolina, serina, taurina, tirosina, treonina, triptofano	vitamine: in grande quantità: B₁- B₂ - B₃ (o PP) - B₅ - B₆ - B₇ - B₈ (o H) - B₉ in piccole quantità: B₁₂ in minime quantità: A - C- D - E	sostanze minerali o oligo-elementi: calcio - rame - ferro - fosforo - potassio - silicio - zolfo	acetilcolina
glucidi (zuccheri) 14,5 %				un fattore antibatterico ed antibiotico
lipidi (grassi) < 4,5 %
protidi (sostanze azotate) 13 %				una piccolissima percentuale di sostanze sconosciute

PROPRIETA'

Quanto detto sugli straordinari effetti della pappa reale sull'insetto ape, è senz'altro vero e scientificamente provato; altrettanto vero è che gli stessi effetti non possono essere trasferiti pari-pari sull'uomo.

Pur tuttavia la pappa reale presenta indubbiamente delle azioni benefiche alcune delle quali confermate dalla sperimentazione scientifica, altre dall'esperienza empirica.

...parte cancellata...

(Non è più consentito attribuire proprietà medicinali ai rimedi naturali dai quali, per millenni, ha tratto vantaggio l'umanità. Ora ci sono le lobby del farmaco e dei medici che non possono tollerare tali "disturbi")

MODO D'ASSUNZIONE

La pappa reale va presa al mattino a digiuno per via sublinguale, ossia lasciandola sciogliere sotto la lingua.

La dose per un adulto è di 300-500 mg al giorno (corrispondente circa alla quantità che può essere trattenuta dalla apposita palettina in dotazione con ogni confezione).

Per ragazzi e bambini la dose va proporzionalmente ridotta a metà o un quarto a seconda del peso corporeo.

Non avendo la pappa reale effetti collaterali, le dosi non sono critiche.

La durata di assunzione non dovrebbe essere inferiore a 1 mese, anche per più cicli all'anno, ma non protratta per periodi lunghissimi senza interruzione, per non produrre assuefazione.

I periodi migliori per l'assunzione, nell'individuo sano, sono i mesi primaverili e autunnali.

CONSERVAZIONE

La pappa reale va conservata, da appena raccolta e fino al suo totale consumo, costantemente ad una temperatura compresa tra 0° e 5° (parte alta del frigorifero), in bottiglietta di vetro scuro, ben chiusa ed al riparo dalla luce.

Deve essere consumata non più tardi di un anno dalla produzione.

Solo in questo modo conserva integre tutte le sue proprietà.

Occorre diffidare di quanti offrono in vendita pappa reale a prezzi molto bassi in quanto è molto probabile che trattasi di prodotto importato dalla Cina (Paese grande produttore di p.r.) sulla cui corretta conservazione si ha motivo di nutrire seri dubbi.

Per altre notizie sulle api e i loro prodotti vedi anche: Il Miele - Polline, Propoli e Cera